venerdì 11 dicembre 2015

Il Signor Autunno

Che razza di stagione è? Il calendario dice che siamo in autunno e io, ovviamente, gli do ragione. Però, se guardo dalla finestra il sole splendente, il cielo azzurro e le rarissime nuvole bianche, stento a crederci.
Quando ci siamo trasferiti qui in montagna, i commenti sono stati molteplici: entusiasmo, perplessità, dubbi sulla nostra salute mentale e sana invidia. Su una cosa tutti erano e sono concordi: il clima. Freddo, neve, gelo sono le parole che più spesso sentivamo, non so se come avvertimento o semplice constatazione. Strade impraticabili, spazzaneve allertati fin da settembre, riserve di legna da ardere e viveri.
Mio figlio, con un sorriso soddisfatto, preparava sci e pelli ad ottobre, monitorando ogni lingua di neve negli anfratti sulle cime. Scarponi, calzettoni nell’armadio e pantaloncini addosso, pronti ad essere sostituiti da calzoni in Gore-Tex.
Io, più bradiposa (o bradipica?), preparavo i piumoni e i plaid e riempivo la dispensa di tisane alla cannella e liquori alle erbe.
Adesso devo ammettere che un po’ di freddo è arrivato, che abbiamo avuto anche un po’ di neve, così, come contentino. Però…
Per fortuna c’è il Signor Autunno, ovvero il nostro carissimo vicino di casa. Con lentezza prepara tutto l’occorrente per la brutta stagione, forte dei suoi molti anni trascorsi qui. Non c’è fretta, dice, il freddo arriverà, eccome. Non come una volta (ve lo dicevo che il clima è impazzito, no?), ma ancora da tenere sotto controllo.
E se le foglie faticano a staccarsi, le aiuta lui, con una lunga canna, per alleggerire i rami.
Non si sa mai: una nevicata può arrivare da un momento all’altro. 

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