Che
razza di stagione è? Il calendario dice che siamo in autunno e io, ovviamente,
gli do ragione. Però, se guardo dalla finestra il sole splendente, il cielo
azzurro e le rarissime nuvole bianche, stento a crederci.
Quando
ci siamo trasferiti qui in montagna, i commenti sono stati molteplici:
entusiasmo, perplessità, dubbi sulla nostra salute mentale e sana invidia. Su
una cosa tutti erano e sono concordi: il clima. Freddo, neve, gelo sono le
parole che più spesso sentivamo, non so se come avvertimento o semplice
constatazione. Strade impraticabili, spazzaneve allertati fin da settembre,
riserve di legna da ardere e viveri.
Mio
figlio, con un sorriso soddisfatto, preparava sci e pelli ad ottobre,
monitorando ogni lingua di neve negli anfratti sulle cime. Scarponi, calzettoni
nell’armadio e pantaloncini addosso, pronti ad essere sostituiti da calzoni in Gore-Tex.
Io,
più bradiposa (o bradipica?), preparavo i piumoni e i plaid e riempivo la
dispensa di tisane alla cannella e liquori alle erbe.
Adesso
devo ammettere che un po’ di freddo è arrivato, che abbiamo avuto anche un po’
di neve, così, come contentino. Però…
Per
fortuna c’è il Signor Autunno, ovvero il nostro carissimo vicino di casa. Con
lentezza prepara tutto l’occorrente per la brutta stagione, forte dei suoi
molti anni trascorsi qui. Non c’è fretta, dice, il freddo arriverà, eccome. Non
come una volta (ve lo dicevo che il clima è impazzito, no?), ma ancora da tenere
sotto controllo.
E
se le foglie faticano a staccarsi, le aiuta lui, con una lunga canna, per alleggerire
i rami.
Non
si sa mai: una nevicata può arrivare da un momento all’altro.
Nessun commento:
Posta un commento