In
questo mondo a parte, l’ingresso della sedicenne, splendida, Hanna è un vento
fresco, una primavera lenta ad arrivare ma persistente. E’ la figlia di Lorraine,
bulimica amante di entrambi gli uomini, morta di infarto, piena di rimpianti
per la figlia.
Con la
tranquillità dei personaggi di Steinbeck, Bobby e Byron si prendono cura della
loro”passerina”. Con un secondo fine? Può darsi, ma spesso è difficile, per chi
ha deciso di dimenticare le regole della vita civile, accettare le proprie
qualità.
Da
questo romanzo è stato tratto, nel 2004, un ottimo film, uno dei pochi film che
superano, per bellezza e completezza, il libro. In questa versione, Bobby e
Lawson non sono solo amici, ma professore e assistente, ambedue cacciati
dall’università. C’è tra loro un rapporto di dipendenza, alimentato da sensi di
colpa, che trascina entrambi senza apparente redenzione, in lunghe giornate di
apatia amara.
L’apparire
di Purslane, il cui nome vuole evocare la delicatezza e perfezione della
ragazza, sarà la scintilla che farà scoppiare il loro fragile equilibrio,
donando loro l’occasione per uscire da una vita inutile e disperata.
Grazie
alla fotografia spettacolare, alle musiche e ai caratteristi, la cui
recitazione non è mai eccessiva, il romanzo di Ronald Everett Capps acquista un
calore tipico degli stati del sud. Le citazioni letterarie e i dialoghi
curatissimi rendono viva e plausibile una favola contemporanea a lieto fine.
Nessun commento:
Posta un commento