La
capacità di un autore nel raccontare gli orrori di una guerra sta anche nel non
cadere nel facile consenso del tragico, del raccapriccio, della lacrima a tutti
i costi. Questo è indubbiamente uno dei pregi dell’unico romanzo scritto da
Mary Ann Shaffer, a solo un anno dalla
sua morte. Bibliotecaria e amante dei libri per tutta la vita, creò il
personaggio di Juliet Ashton dopo un viaggio all’isola di Guernsey, una delle
isole del Canale della Manica, occupate dai nazisti come punto strategico
all’inizio del conflitto.
Siamo
nel 1946, in una Londra devastata dai recenti bombardamenti; Juliet, scrittrice
che ha raggiunto la fama grazie ad una raccolta di articoli pubblicati durante
la guerra appena terminata, viene contattata per lettera da un gruppo di persone
che, per un caso assolutamente fortuito, hanno creato la Società Letteraria
della Torta di patate. Le diverse personalità attirano la sua curiosità di
scrittrice e le suggeriscono l’idea di un nuovo libro. Grazie alle diverse
lettere inviate da lei e da tutti coloro che bene o male partecipano alla
vicenda, nasce un romanzo corale in cui gli episodi terribili della guerra,
dell’occupazione e della deportazione, diventano il motore di una rinascita, e
lo spunto per episodi di puro divertimento.
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