Siamo
a Parigi, la Parigi in fermento e piena di energia del 1957. La guerra è
lontana ormai, ma altri sconvolgimenti stanno cambiando la storia: l’Algeria è
in rivolta, e i francesi sono divisi su quanto dovrebbe fare la madre patria; la
Francia sta siglando, con le altre nazioni europee, il patto per la creazione
della CEE. Eppure tutto ciò scivola accanto a Leo Delfos, senza sfiorarlo. Lui,
giovane cuoco già deluso dalla vita, si lascia trasportare dalla corrente,
passando accanto ai grandi avvenimenti della storia senza lasciarsi
coinvolgere: da quando sua moglie lo ha lasciato, sei mesi prima, sembra aver
perso la voglia di vivere. Come un personaggio di Camus, esiste semplicemente,
trascinando i suoi giorni tutti uguali, incapace di trovare un motivo per
essere felice.
Finché
una sera, lasciato lo squallido locale della banlieue dove ha finito il turno
di lavoro, vede un topolino, un sorcio, zampettare sulla massicciata della
fermata Porte Des Lilas del metrò. La sua apatia è scossa e la curiosità stuzzicata,
soprattutto perché il piccolo animaletto sembra mosso da più di un semplice
istinto: sembra che ogni suo movimento sia voluto, che tenti di comunicare con
lui.
Leo,
sera dopo sera, sente che la sua vita sta cambiando, che quel sorcio entrerà in
qualche modo a farne parte. Decide di chiamarlo Serge e, per salvarlo dalla
derattizzazione, lo porta a casa. Grazie a quel piccolo, incredibile amico dal passato sconvolgente , ritrova il
coraggio di vivere, di guardare di nuovo le donne, persino di cercare un altro
locale più adatto alle sue capacità. Ma da quel momento la situazione sembra
sfuggirgli di mano; il ritmo accelera e quello che all’inizio pareva un
semplice gioco, si trasforma in un vero intrigo.
Ispirato
ai grandi personaggi del noir francese, l’esordio narrativo di Claudio Rolando
esce dai confini della Val Sangone e della divulgazione naturalistica, ed entra
in un territorio affascinante: quello della vita parigina degli anni cinquanta,
dei bistrot romantici, delle anonime eppure intime stazioni del metrò che
popolano i mistery dei grandi autori.
Le
straordinarie scoperte scientifiche dell’epoca suggeriscono all’autore un inverosimile
esperimento di biologia in uno strano laboratorio. Gli ingredienti per una
trama avvincente non mancano: donne affascinanti, uomini misteriosi,
inseguimenti e quel pizzico di incredibile che può dare la visione di tutto ciò
da parte di un minuscolo, simpaticissimo sorcio.
Pubblicato sulla rivista "In...libreria", dicembre 2012, ediz. Susalibri
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