La
lettura dell’ultimo romanzo di Catherine Dunne non si affronta a cuor leggero.
Da sempre impegnata nell’esaminare sentimenti profondi e complessi, l’autrice
irlandese affronta in questa ultima opera il tema dilaniante del suicidio
adolescenziale. Con una scrittura essenziale, tanto perfetta da venire
dimenticata, esamina i meccanismi psicologici che portano una famiglia
allargata a dover affrontare un lutto lacerante.
I
genitori di Daniel, un meraviglioso ragazzo di quattordici anni e mezzo, sono
in gita in barca a vela quando una sensazione, quasi una premonizione, li fa
correre a casa.
Da
quel momento il tempo pare sospeso e la narrazione passa di voce in voce,
percorrendo le vite precedenti dei membri di quella famiglia, così normale
nelle sue particolarità, fino a quel giorno funesto.
Grande
protagonista di questa prima parte, filo conduttore di tutte le vicende, è
Patrick, il padre di Daniel. Giovane marito infedele, cambia vita grazie all’aggressività
della sua piccola primogenita, con cui resterà tuttavia in conflitto per molti
anni. Rimasto vedovo, crolla nella totale apatia finché una donna di vent’anni
più giovane lo riporta alla vita, e alle responsabilità che aveva dimenticato.
La sua seconda vita scorre in parallelo a quella delle sua figlie: i nipoti
crescono insieme al suo ultimogenito, Daniel, in una famiglia in cui le
relazioni sono più un dovere che uno spontaneo piacere.
Ma
ecco che la tragedia si consuma, la semplice routine, in cui la più piccola
dissonanza sembrava una seccatura, viene squarciata e il vero dolore mostra la
piccolezza dei rancori mai sopiti.
La
seconda parte del romanzo affronta la lotta dei genitori devastati, il loro faticoso
cammino fortificato dalla ricerca di una giustizia che non diventa mai
vendetta. Qui la Dunne guida il lettore in un mondo di amicizia e solidarietà,
tanto quanto, nelle pagine precedenti, lo aveva fatto soffrire con meschinità e
cattiverie. Compaiono personaggi che sembrano marginali, ma che invece sono il
fondamento per una nuova speranza.
Una
lettura che affascina, colpisce e lascia un segno profondo.
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