giovedì 6 dicembre 2012

Daria Bignardi, L'acustica perfetta, Mondadori

Ci sono voluti sedici anni perché Sara riuscisse a trovare la voglia e l’opportunità di rincontrare Arno, sedici anni svaniti al primo sguardo, come se gli avesse detto addio appena il giorno prima. Lei lo aveva lasciato con un dolce bacio sopra ogni palpebra, in quella estate da adolescenti, col sole che sembra accendere la pelle dal desiderio; lo aveva lasciato dicendo: “Mi piacciono gli amori infelici”, poi era sparita.
Adesso, però, è di nuovo con lui, e questa volta la donna che ha desiderato per tanti anni, l’unica che poteva renderlo felice, entra definitivamente nella sua vita. Il matrimonio, i tre figli, il lavoro da violoncellista alla Scala: Arno ha tutto quello che desidera. Sara è una moglie premurosa, un’amante appassionata, una madre sempre presente, anche per gli amici dei figli, per i loro compagni di scuola.
Non che la vita con Sara sia tutta una dolcezza: ha il suo carattere misterioso, i suoi momenti di malumore; ma lui è un marito meraviglioso e la ama con tutto se stesso. Sì, ogni tanto si chiude, diventa ostile, ma qual è la coppia senza alti e bassi? E poi a lei piace scherzare anche in modo pesante, non sempre divertente.
Come in questi giorni, appena prima di Natale: cosa le sarà saltato in mente? Arno non può accettare che lei si allontani, e da chi, poi? Dal suo amore? Dai figli che adora?
Deve ricondurla a casa, riportarla alla sua vita, ai suoi figli, ma non sa da dove cominciare.
I genitori di Sara non le sono mai stati accanto, neppure nella sua adolescenza, non possono essere d’aiuto adesso. Eppure lui sente che qualcosa stride: i suoi stessi bizzarri genitori, il suo adorato amico Massimo sembrano reticenti, come se non volessero ammettere qualcosa.
Arno deve seguire le tracce lasciate per lui, anche involontariamente; deve trovare il coraggio di guardarsi indietro, di scoprire dentro di sé anche qualcosa che non vorrebbe vedere.

Daria Bignardi disegna una saga familiare al presente, seguendo una linea orizzontale che taglia il tempo;  ogni personaggio, ogni incontro è come una tappa, anche geografica. Milano, i paesi della Toscana, i paesaggi della Sardegna e dell’Isola di Amrum, nel Mare del Nord, sono un controcanto per gli stati d’animo che il protagonista affronta nel suo viaggio interiore verso la consapevolezza. Che talvolta è sinonimo di felicità.
 
Pubblicato sulla rivista "In...libreria", dicembre 2012, ediz. Susalibri

 

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog