La
vita di Evan è basata su pochi punti fermi: la chitarra, il suo gruppo rock, qualche
amico e nessuna relazione sentimentale. Ad alterare questa linearità, questa
monotonia costruita con tanta costanza, ci sono elementi di forte disturbo: in
primo luogo l’epilessia, la malattia vergognosa che i suoi genitori perfetti, rispettati
ed ammirati in tutta Seattle, gli hanno insegnato a nascondere. Poi il
meraviglioso fratello, con la sua bella famiglia, il suo stimabile lavoro, la
bella casa.
Evan
cerca di ignorare questi intoppi, di vivere alla giornata, attaccandosi alle
gioie del momento: i concerti, le prove in sala di registrazione, qualche cibo
esotico. Meglio non imporsi troppe regole, lasciare che la vita scorra, libera
da progetti e pianificazioni.
Peccato
che la vita non sia della stessa idea e che, in un torrido giorno d’estate, Evan
debba assistere al funerale di Tracy, la madre di suo figlio Dean. Non lo vede
da quattordici anni, da quando era un urlante neonato nella nursery dell’ospedale.
Poi Tracy è sparita, semplicemente, lasciando una casa deserta e vuota e lui
non ha più avuto sue notizie fino ad oggi, quando riceve una telefonata: un
camion l’ha travolta e uccisa.
Ora
suo figlio è lì con lui, gli stringe la mano e non lo respinge; Evan vuole
conoscerlo, passare un po’ di tempo con quel ragazzo sconosciuto. Non troppo,
qualche giorno a girovagare per centri commerciali e luna park, ad ascoltare
concerti e suonare nella casa di registrazione del suo gruppo. A fare le stesse
cose di sempre, insomma, come due amici che vogliono divertirsi. Del resto lui
non è in grado di badare ad un figlio, a malapena riesce ad essere
autosufficiente, a non ammazzarsi in auto in preda alle convulsioni. Non è
questo che gli ripete sempre sua madre, offrendogli un aiuto che Evan non
desidera? Non è questo che gli ha insegnato Tracy allevandosi da sola il
bambino?
Come
può pensare di fare il padre quando è ancora un bambino egli stesso, che si
autocommisera ripensando in continuazione alle sue sventure passate e si
crogiola nel rancore? Anche Mica, la meravigliosa ragazza che sembra attratta
da lui, ha tutta l’autorevolezza di una madre e Evan vede in lei la possibilità
di un futuro, quindi un ennesimo intoppo.
“Cose
da grandi” è un romanzo scorrevole, che analizza con semplicità un rapporto tra
uomini che, al contrario di quanto afferma l’autore, non sono “geneticamente
progettati per non parlare di poesia” e di sentimenti.
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