mercoledì 26 agosto 2015

Buon Noncompleanno

Oggi ho un anno in più, ma cosa significa? Ho un anno in più di quando? Di 365 giorni fa. E allora non potrei dire forse che ho 365 giorni in più, o 12 mesi o 52 settimane in più o, peggio ancora, 31536000 secondi in più?
Ci sono stati momenti, in questo mio quarantanovesimo anno, in cui mi sentivo euforica ed entusiasta come una ragazzina, altri in cui il peso degli anni si triplicava sulle mie spalle. Troppo facile dedurne che l’età non conta: eccome se conta. Ma l’età va misurata in modo relativistico.
La domanda dunque è questa: quando è stato, o quando sarà il mio quarantanovesimo compleanno?
Se vado indietro nel tempo, so che ci sono tantissimi giorni in cui avrei potuto festeggiare negli ultimi dodici mesi: quando mio padre è uscito dall’ospedale la prima volta, o quando, dopo il secondo ricovero, è di nuovo tornato a casa e ha ricominciato a vivere e a mangiare con la sua solita energia. O forse avrei potuto festeggiare il mio compleanno il primo giorno in cui siamo entrati ufficialmente nella nostra nuova casa di montagna.
Certamente lo festeggerò questa sera, insieme a lui, il mio papà, che ne compie ottantaquattro.
Magari lo festeggerò ancora tra qualche giorno o qualche settimana, quando un evento formidabile o minuscolo mi riempirà di gioia.
Comunque sappiatelo: d’ora in avanti il mio compleanno lo festeggerò ogni volta che mi pare, esattamente come fa il Cappellaio Matto.
Auguri a tutti quelli che oggi non compiono un bel niente.

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