Patrick
Dennis, pubblicitario e opinionista di grande umorismo, abbastanza conosciuto nel
mondo editoriale grazie ai suoi pezzi su riviste femminili di classe, si trova
a Città del Messico in vacanza. Il suo intento è quello di svernare al
calduccio, augurandosi che a New York le temperature siano quasi siberiane, per
gioire ancor di più del sole messicano. Alloggia, in compagnia della paziente
nonché brillante moglie, in una casa coloniale trasformata in appartamenti ed
entrambi si accingono a scrivere pezzi in libertà, senza troppo accanimento, tra
un whisky e un Martini, quando scoprono che nell’appartamento accanto è venuto
ad abitare nientemeno che Leander Starr, regista di fama indiscussa e d’astuzia
ancor più notevole.
Conosciuto
anni prima in un locale fumoso di Durban, tra navi in partenza e personalità in
arrivo, l’artista dal carattere volitivo e Dennis si erano poi rincontrati a
New York, dove il primo aveva convinto il secondo a lavorare per lui ad un
progetto teatrale, salvo poi scomparire nel nulla prima del dovuto pagamento.
Nonostante
la ferma intenzione di non lasciarsi coinvolgere in altri progetti, Dennis viene
trascinato in una serie di cene, cocktail, feste di ogni genere dall’affascinante
furbacchione. Personaggi stravaganti e di dubbia fama entrano ed escono dall’abitazione
del regista, come il denaro, del resto; finché l’affabulatore, il fascinoso Starr,
reduce da una serie innumerevole di matrimoni, riesce ad organizzare la
lavorazione di quello che sarà il Film del Secolo.
Con
un umorismo sottile ma trascinante al punto da non permetterci di leggerlo in
luoghi pubblici, l’autore-protagonista di “Genio”, dopo averci fatto conoscere
la lussuosa mondanità di “Zia Mame”, dopo averci introdotto nella casa e nella
vita paradossali di “Povera piccina”, ci trasporta nel mondo incantato dei film
Hollywoodiani, creando un personaggio tanto assurdo da diventare realistico: Leander
Starr, ovvero, come girare un film con un gruppo di peones, un ex-moglie, una
fidanzata, una figlia di cui si ignorava l’esistenza, un esattore delle tasse,
un segretario e una Grande Star del cinema decisamente sul viale del tramonto.
Un’impresa impossibile per chiunque, tranne che per un inconfutabile “Genio”.
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