domenica 28 ottobre 2012

Cambio dell'ora


28 ottobre, la mattina più bella dell’anno, quella in cui ci si sveglia con una luce lattiginosa che penetra dalla finestra, si guarda la sveglia e, mentre la nostra gola è già pronta ad emettere il solito grugnito mattutino, un pensiero ci illumina: è cambiata l’ora.
All’improvviso il tempo davanti a noi sembra estendersi all’infinito, e mille meravigliose possibilità si spalancano alla mente, prima fra tutte girarsi e tornare a dormire. Poi, però, tutti quei minuti ci attirano e pensiamo al romanzo appassionante sul comodino, ai pancake che non cuciniamo da tanto tempo, alla cara amica lontana che da mesi non riceve una nostra lettera. E ci alziamo, colmi di un entusiasmo che solo in quel giorno ci avvolge, zampettando in cucina con un sorriso ingiustificato sulle labbra.
Ma appena messo piede sulle fredde piastrelle, ci blocchiamo. Una sensazione strana, un idea sospesa e indefinita ci fa voltare la testa qua e là, in cerca di un qualcosa che, impercettibilmente, ci turba.
Ed ecco, lo sguardo finalmente va alla porta-finestra, a quell’alone biancastro che attraversa i vetri non pulitissimi. Increduli e ansiosi come un bimbo la mattina di Natale, avviciniamo il naso al vetro gelido e spalanchiamo gli occhi a quello spettacolo: la neve. Candidi, enormi fiocchi scivolano a terra, coprendola di un manto bianco; ricoprono le tegole dei tetti vicini, i mancorrenti dei balconi e le foglie ancora ben salde sugli alberi.
Non durerà, lo sappiamo, eppure ci sembra di non aver mai ricevuto regalo più bello.

 

1 commento:

  1. Due regali per me oggi! Prima la neve di questa mattina, seconda il link di questo blog! Brava!

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