venerdì 27 dicembre 2013

Il portafoglio

Siamo in un paese della Valle di Susa, nei giorni frenetici che precedono il Natale. Un uomo cammina su un marciapiede della sua cittadina, d’un tratto abbassa lo sguardo e vede un portafoglio; si china, lo raccoglie e lo apre.
A quel punto, se il portafoglio contiene del denaro, la tentazione di intascarlo sarà inversamente proporzionale all’onestà del soggetto. Se poi il contenuto del medesimo portafoglio elenca anche due bancomat e il foglietto con il codice segreto, ben scritto in modo da non correre il rischio di dimenticarlo, la tentazione sarà formidabile.
Ebbene, è proprio questo che è capitato a Lorenzo Moncalvo, che però non è un uomo pensieroso dallo sguardo basso, bensì un bimbo di otto anni che giovedì mattina, per mano a sua mamma, Laura Trivero, ha trovato sul marciapiede del centro di Buttigliera un portafoglio con le caratteristiche di quello della nostra scenetta.
- Come facciamo a restituirlo? – ha chiesto alla mamma, che ha subito capito il valore morale di quel gesto importante.
- Lo portiamo ai Carabinieri, così lo potranno ridare al proprietario – ha risposto soddisfatta. Poi, ripensandoci, ha creduto più urgente andare in banca, a bloccare il bancomat per evitare possibili complicazioni per il titolare.
- Non possiamo – le ha detto l’impiegato, - dobbiamo aspettare l’ordine del proprietario. -
Scuotendo la testa per l’assurdità della risposta, la signora è andata dai Carabinieri di Avigliana, dove uno stupito maresciallo ha subito iniziato le pratiche per rintracciare il proprietario, ma poi ha pensato che valesse la pena di spendere un po’ del suo tempo per complimentarsi con il pargolo:
- Bravo, sei stato un esempio per molte persone – gli ha detto stringendogli la mano. – Spero che la tua storia verrà pubblicata sul giornale. –
E così è stato.
Pubblicato sulla Valsusa del 12 dicembre.


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