Una
casa, un nido; muri che rassicurano e proteggono fin dagli anni dell’infanzia.
Mobili sempre uguali, più vecchi anno dopo anno, e poi i quadri, le fotografie,
gli specchi; ogni immagine una storia, una passato. Quanti anni? Pochi o forse tantissimi, non è
facile capire, per chi legge, sempre più velocemente, Il tempo bambino di Simona Baldelli. Quanti anni ha Mr. Giovedì? È
un uomo ormai cadente, che si ingobbisce giorno dopo giorno, o forse un
fanciullo incapace di invecchiare e di crescere? Lui con il tempo ci lavora:
ripara orologi, sostituisce minuscoli pezzi, pulisce, lima, ridà la vita ai
meccanismi. Lui vive in un tempo sospeso, dove i morti lo affiancano come
quando erano vere presenze materiali; lo fanno sentire sbagliato come allora,
sporco, un animale che deve vivere nascosto.
Solo
Regina lo fa sentire bene; i suoi occhi dolci, la voce infantile, la sua pelle
chiara di bambina lo attirano e lo incuriosiscono. Mr. Giovedì non si chiede
perché Regina fosse addormentata sul suo zerbino, non si stupisce perché riceve
da lei degli ordini; a quell’uomo senza tempo bastano le sue carezze, le sue
parole affettuose per sentirsi di nuovo vivo, di nuovo con un futuro.
Le
parole di Simona Baldelli si accordano perfettamente alla trama incalzante;
accompagnano il lettore con dolcezza, prendendolo per mano verso l’orlo di un
abisso.
Avanziamo
pagina dopo pagina con timore, e quando ormai siamo di fronte al baratro non
possiamo più non affacciarci: sperando di non vedere quel che temiamo là sul
fondo, magari con le dita sugli occhi, gettiamo uno sguardo preoccupato e
ansioso.
Il tempo
bambino
è un romanzo avvolgente e proprio per questo inquietante; la storia di Mr.
Giovedì è tanto dolorosa quanto può esserlo una storia vera, la storia di un
uomo cui non è stato mai permesso di crescere, di prendere in mano il proprio
destino. Quell’orologiaio solitario potrebbe essere il nostro vicino di casa,
potrebbe essere il lontano parente che non vediamo più da anni. Potrebbe essere
quell’uomo che osserva i bambini sulla giostra del parco.
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