I portici di piazza Vittorio sono illuminati da una luce geometrica, che li
accarezza con ombre regolari; Bosdaves si gode la vista verso la Gran Madre,
facendo una tardiva colazione, prima di recarsi nel suo ufficio. Si rende conto
che spiare coppie clandestine non può essere considerato tra i mestieri più
dignitosi, ma quando non ci sono intoppi si può tirar fuori qualcosa di buono.
Forse quando era in Polizia poteva sentirsi più meritevole, e magari evitare
qualche senso di colpa; ma la libertà di potersi scegliere i casi, di poter
usare l’intuito come uno strumento di lavoro, e soprattutto di essere padroni
di se stessi, sono un piacere irrinunciabile.
Si
alza dal tavolino, incamminandosi senza fretta verso il suo ufficio, quando uno
schianto di lamiere, seguito da clacson e grida, sconvolge i passanti, che
subito si accalcano in quella direzione. Bosdaves segue la folla curiosa e
sgomitante: un’auto di lusso è capovolta nel fiume.
Mentre
nell’aria comincia a spandersi il sibilo delle sirene, Bosdaves si allontana: meglio
non farsi coinvolgere da problemi di cui non vale la pena occuparsi. Si infila
nel palazzo di via Napione, sale le scale e attraversa la porta a vetri con la
scritta “Investigazioni private”, dove Pietro Bona, segretario giovane ed
efficiente, sta aspettando notizie. E anche qualche cliente, dato che, a quanto
pare, non è che il lavoro li stia sommergendo; anzi, forse non si dovrebbe
rifiutare neanche la semplice consulenza che quello scrittore ha chiesto,
offrendosi di pagare la tariffa intera.Non
è così che si immaginava le sue giornate a Torino, questa città che ancora deve
imparare a conoscere, con le sue vie dritte e regolari, con la sua vita
notturna così variegata. Quello che ci vorrebbe davvero è un bel caso
complicato, dove poter dimostrare appieno l’abilità acquisita. Ci vorrebbe un
cliente imprevisto, con una richiesta particolare; forse come questa elegante
signora che ora entra nel suo ufficio e che si presenta con l’aura sofisticata
della Torino-bene, la Torino degli industriali, dei circoli esclusivi, delle
residenze lussuose.
E del denaro facile.
Enrico Pandiani è stato con noi alla rassegna
Libri in valigia lunedì 17 giugno, a Giaveno
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