Frammenti, non Canzoniere, non Antologia,
questo è il titolo che Giovanni Battista Argenziano ha voluto per la sua
raccolta di poesie, quasi ad evidenziare che si tratta di parti di un tutto. Un’incompletezza che la
copertina in bianco e nero richiama: un puzzle di cui non si intravvede il
disegno, con i pezzi scomposti, sollevati.
Eppure leggendo
queste poesie, o meglio, assaporandole, si intuisce una grande profondità che
la leggerezza delle parole non nasconde. La loro musicalità, le rime pacate
anzi esaltano i significati profondi, talvolta anche duri, che l’autore ha
certamente voluto trasmettere.
I messaggi ci
vengono comunicati con una apparente calma, ma colpiscono con la loro
precisione, penetrano a fondo nell’animo
del lettore lasciando una traccia indelebile.
Il valore
dell’amicizia, dell’amore contrastano con la falsità dell’apparire; il dolore
della solitudine si stempera solo con la condivisione: “gli altri esseri li
vivo separati da me”, scrive l’autore in Condividere,
sapendo che ciò che andrà fatto sarà invece diventare un tutt’uno, un “insieme
di cui farò parte”.
Della
condivisione Giovanni Battista Argenziano ha fatto il suo obiettivo, diventando
coordinatore dell’Associazione Culturale Polvere di Luna, di Rivoli. L’intento dell’Associazione è
prendere in esame gli aspetti che, nella società, vengono visti come fonti di
divisione e frattura, e trasformarli in spunto per una crescita culturale. Con
la scrittura e la lettura, cioè grazie alle passioni letterarie, che
incentivano la conoscenza e la disponibilità, e grazie anche all’amore per
l’ambiente e la natura, Giovanni porta avanti questo intento.
Giovanni Battista Argenziano
sarà al
Treff di Giaveno
mercoledì 9 aprile, alle 20,30
per presentare la sua raccolta di poesie