Un uomo scende
dal cinquantotto all’angolo di Via Vespucci; sulle spalle ha uno zainetto da
studente, nonostante abbia almeno una cinquantina d’anni, ma i torinesi non lo
degnano di uno sguardo, non si lasciano certamente sconvolgere da così poco. Eppure
dovrebbero, perché quell'uomo sta per compiere un efferato omicidio,
premeditato ed organizzato con cura maniacale.

Cosa lo avrà
spinto a scegliere come vittima un docente di Filosofia medievale
dell’Università di Torino? Certo, il professore non era l’acqua cheta che il
suo ruolo avrebbe fatto immaginare, con tutte le studentesse che portava a
casa, anche in gruppetti. E perché quello che subito viene etichettato come serial
Killer uccide poco tempo dopo un avvocato civilista?
L’unico
collegamento sembra essere la Città Eterna, o meglio, il biondo Tevere, le cui
immagini in cartolina sono diventate il biglietto da visita dell’assassino; peccato che le due vittime non abbiano alcun punto di collegamento. Ci vorrebbe un dato in più, ma non sicuramente una nuova vittima.
Il metodico commissario Cavalli, abbandonata a malincuore la provincia Granda e la sua bella Cuneo,
affronta con metodo e pazienza un caso scomodo e sensazionale, su cui i
giornalisti si avventano come mosche, magari grazie all’aiuto involontario della
Polizia.
Luigi Schifitto
incontrerà i suoi lettori
alla Casa dei Libri di Rivalta
venerdì 28 marzo
alle ore 18,30